Il giro dell'isola impossibile

02/05/2012

Italia sotto il castello Aragonese Il trofeo Isola di Ischia da anni propone la regata che prevede la circumnavigazione dell'isola in senso orario a partire da Punta Molino, ma negli ultimi anni questa prova risulta essere nulla per molti o per tutti. Anche quest'anno infatti il vento debolissimo ha reso impossibile il raggiungimento del traguardo per l'intera flotta. Ad aggravare le condizioni di vento anche la scelta di attraversare per prima il lato a ridosso dell'isola e quindi ancor più povero di vento.
La regata viene dichiarata nulla e quindi risulta come mai disputata non conteggiabile ai fini delle classifiche generali.

Il primo maggio c'è più aria nel canale di Ischia dove si parte con una buona brezza. Partiamo come sempre in estrema sicurezza lontani dai punti più appetibili della linea di partenza, dove c'è molta folla di barche, e appena possibile scegliano il lato sotto la costa di Ischia per raggiungere la prima boa.
Alla prima poppa siamo forse quinti, i nostri avversari si accalcano proprio al secondo giro di boa e insieme si ingaggiano per una seconda bolina sul lato sinistro del campo di regata. Italia converge alla boa di poppa con Brigard e Carpediem; anticipa l'ammaina dello spinnaker per girare più stretta alla boa e impostare la nuova bolina con mure a dritta e sopravvento a Brigard.
La manovra riesce, ma la scelta così diversa di percorso per la seconda bolina preoccupa. Nel gruppo di testa verso sinistra c'erano Frittatina, Bellablu e qualche altra barca, ma la presenza della capoclassifica ci spinge a non divergere troppo nella tattica per non rischiare il ko.
Viriamo a circa metà tratto e scopriamo di aver recuperato i miuti di ritardo su Frittatina proprio nell'incorciarla. Eravamo davanti di un paio di lunghezze ed ora ci toccava non perderla.
Il calcolo del Rating Virimo mettendoci sulle sue stesse mura ed ingaggiandola sporchiamo il suo vento, ma la manovra troppo lenta le permette di passarci sottovento. Si arriva alla boa di bolina con il sorpasso ai danni di Ferdinando e rimanendo a tre lunghezze da Frittatina che sceglie si abbattere subito cercando aria pulita, noi tardiamo l'abbattuta scegliendo una rotta comunque più poppiera.
Minuti dopo andiamo perfettamente sulla rotta dell'ultima boa a buona velocità distanziando Ferdinando ed altre due imbarcazioni a lei vicina, ma a trecento metri dalla boa il vento impazzisce, prima gira di 180° poi dopo qualche minuto scompare del tutto.
Ora eravamo con Carpediem già in boa noi vicini a duecento metri, ma senza velocità dietro di noi Frittatina molto dietro e Bellablu che lentamente riusciva a proseguire verso di noi.
Con tempi lunghissimi arriviamo alla boa poco prima di Frittatina grazie ad alcune decine di secondi con vento di poppa reggistrato solo dalle nostre vele che ci fa guadagnare metri preziosissimi, poi di nuovo quasi nulla ma al traverso. Con vento quasi nullo Frittatina riesce a passarci sottovento con vele sicuramente più prestanti delle nostre, noi lottavamo per tenere a bada Bellablu che ormai era a due lunghezze da noi.
Tanto era la corrente marina più forte del vento che abbiamo rischiato di urtare la barca giuria, evento che ci sarebbe costato la squalifica, non riuscendo a governare la rotta, ma la nostra prua passa finalmente il traguardo con circa quattro minuti di ritardo rispetto a Frittatina.

La classifica ora ci vede secondi con due punti di scarto sulla prima, ma con una quarta prova valida lo scarto del 5°posto ci farebbe ricuperare un altro punto su Frittatina che al peggio ha un 4°posto e così per pareggiare con lei occorrerebbe averla dietro anche di una sola posizione alla prossima regata.

Classifica della quarta prova

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