Italia I-20

L'otto metri Stazza Internazionale che nel 1936 conquisto' l'oro alle olimpiadi disputate a Kiel. Una barca che traspira passione per il mare ed il vento. In armonia con gli elementi la vediamo ancora solcare i mari lungo le coste del Golfo di Napoli. Dal 2002 viene dichiaratata dal Ministero dei Beni Culturali "monumento nazionale".
Con l'aiuto di voi visitatori sto accumulando ulteriori informazioni, foto e leggende che si ricollegano alla storia di Italia grazie al contatto diretto con la mail italia_i20@libero.it

Barca in vedita

La barca Italia I-20 e' in VENDITA quindi se foste interessati contattateci a numero 320/2579854 Carlo

L'ultima arrivata e' la pagina che raccoglie la storia delle divise dell'equipaggio utilizzate a partire dal 2000.

Poesia per Italia

Nuova galleria fotografica recuperata dalle generose mani di un grande "ex" del nostro equipaggio, Stefano Gaudino.

Video di un'uscita in barca di D.Rivieccio

Il ritiro di Gaeta

02/07/2016

Con grande piacere Italia si è recata a Gaeta per le regate per vele d'epoca, la nuova ciurma raggiunge con successo Punta Stendardo con un celere trasferimento.
Nella prova di venerdì, eccezionalmente disputata in presenza del vecchio timoniere, Italia si regala una simpatica regata nella quale si torna a veleggiare anche con una vela di spy. Dopo una prima bolina tranquilla nel tratto di poppa l'armatore concede alla nostra olimpionica, dopo quasi un anno di astinenza, di issare il gennaker. La regata procede discretamente poiché il bordo verso terra scelto dai nostri marinai frutta un buon recupero sulle velocissime barche della marina militare. Durante tutta la regata Italia rimane nel gruppo centrale dei regatanti concedendosi anche qualche sorpasso. Dopo la terza boa allunga la distanza sulle inseguitrici nel momento più critico della prova, ovvero durante il picco minimo del vento; raggiungendo poi il traguardo dopo una prova disputata bene.

Purtroppo il sabato le cose vanno in maniera molto diversa. L'equipaggio in parte mutato ha un inizio prova soddisfacente, ma il vento sale di nodi e, durante un sorpasso Italia collide con un altra imbarcazione in regata. Il ritiro è d'obbligo e la nostra barca non disputerà altre prove.



La svolta del 2016

26/05/2016

La bella ItaliaL'Italia del 2016 ha affrontato il Compionato Primaverile LNI con un nuovo spirito. L'equipaggio mutato nella maggioranza dei suoi componenti ha partecipato sono ad alcune regate cercando di evitare le condizioni metereologiche estreme; in tutti i casi si è scelta una velatura tale da poter salvaguardare la barca.
L'armatore ha saputo scegliere nuove leve che dimostrano di amare la barca oltre che il mare; e si è quindi navigato per esserci negli appuntamenti importanti che la Lega Navale ogni anno propone.
Nessuna classifica per Italia che ha scelto di non essere stazzata per questo appuntamento.



Scelta obbligata

30/09/2015

Dopo l'andamento di questo primo anno "post-cantiere", l'equipaggio di Italia e il suo armatore hanno constatato che Italia ormai regata sempre, anche con 10 nodi di vento, a velatura ridotta e quindi con velocità sempre sotto i 6 nodi. Le partenze sono eseguite costantemente con diversi minuti di ritardo, lasciandoci sempre in coda e con vento disturbato. L'ultimo Autunnale, fatta eccezione delle prima regata, la nostra barca non si è quasi mai presentata alla partenza per le condizioni di vento reputate sempre troppo impegnative e a fronte anche di un equipaggio spesso sparuto. I nuovi regolamenti impietosi, per finire, ci hanno visto inseriti fra avversari veloci e competitivi. La conclusione di non prendere parte al Campionato Autunnale 2015, è stata una triste conseguenza che salvaguarda certo la barca ma soprattutto la tranquillità del suo armatore.



Velalonga 2015

29/09/2015

La manifestazione della Velalonga non è mai stata una regata dove la barca Italia potesse esprimere qualità, poiché il sovraffollamento di imbarcazioni, specie in partenza, e la classifica senza rating, non aiuta a raggiungere risultati interessanti.

Il vento di grecale ha obbligato il comitato di regata a dare corso ad una partenza con andatura di poppa. L'armatore ha richiesto più mani di terzaroli e l'esclusione dello spinnaker per questa partenza per il timore di crescita del vento nel corso della competizione.
La partenza sfortunata, perchè eseguita nei pressi di un meteor che navigava contromano dopo il via, ha fatto andare in crisi Antonio che per evitare rischi di collisione ha preferito tornare nel lato di prepartenza. Ultimi come sempre iniziamo a navigare verso la prima boa.
Finalmente partiti iniziamo subito a competere con le barcazioni vicine cercando di realizzare qualche sorpasso.Armatore Sisimbro Dopo la prima boa si affronta il secondo tratto di poppa e solo a quel punto l'armatore decide di sostituire il fiocco di prua con un genoa. Si conduce verso la seconda boa di poppa attraverso una rotta rettilinea, ma nonostante il mezzo nodo in più di velocità lasciamo sfilare tutti sopravento per evitare che al giro della stessa ci si trovi stretti fra le barche.
Siamo in cinque ad arrivare alla fine del tratto e quelli interni girano prima e meglio, però nella bolina Italia inizia a volare sull'acqua.
Nel primo mezzo miglio sorpassiamo 4-5 barche in velocità, ma raggiunti poco più di 6 nodi l'armatore inizia a temere per la sicurezza della barca e decide di riarmare il fiocco. Viriamo verso la costa per posizionarci in una zona meno trafficata del campo di regata ed eseguiamo il cambio vela.
Molte barche erano scappate via ed ora procedavamo con lentezza e solo con una scelta accurata del bordeggio riusciamo prima a rimanere vicini agli avversari a noi più prossimi, poi iniziamo a distanziarli fino a recuperare nuovamente il gruppo della precedente boa.
Al giro della boa di bolina avevamo tutte le barche del gruppo di coda dietro di noi e manteniamo la posizione fino alla boa della partenza. Nuovamente di poppa issiamo stavolta un genoa intermedio e nel secondo tratto poppiero, visto il vento ormai calato, togliamo tutte le terzaroli della randa. Tallonati da due imbarcazioni fino alla seconda boa di poppa ricominciamo a bolinare.
Il vento era minimo e iniziavamo a pensare di non arrivare per il tempo limite. alcune barche comunicano via radio il loro ritiro.
Improvvisamente il vento si azzera; silenziosamente cambia e ruota di 110° ma con poca pressione... Nessuno se ne accorge. Noi filiamo le nostre vele e puntiamo la prossima boa con andatura di lasco. Con poco più di tre nodi di velocità iniziamo a recuperare altre barche, posizionate ancora con la rotta della vecchia bolina, lontane quasi mezzo miglio. I salti di vento si ripetono, ma noi li seguiamo. Passiamo in mezzo ad altre quattro barche e li lasciamo indietro. Il vento riprende un po'di forza a poche centinaia di metri dalla boa ed è di nuovo di bolina. Nessuno riesce a starci dietro e percorriamo il tratto finale senza altri avversari a prua e tagliamo il traguardo liberi da inseguitori.

La classifica è comunque impietosa, ma con vele sempre ridotte e senza spinnaker non si poteva immaginare altro risultato. La Velalonga ci ha comunque regalato una giornata di sole con emozioni fatte di sorpassi, salti di vento, tanti cambi vela che comunque una minima competizione.



In attesa del Campionato Primaverile

15/04/2015

Si armino le barche, si listino gli spy perché il campionato primaverile ripartirà il prossimo 25 di aprile!!!
Italia ha risolto alcuni piccoli grandi problemi e nell' inverno si sono aggiunti nuovi marinai all' equipaggio. I nuovi arrivi saranno fondamentali per mantenere un numero minimo di persone a bordo necessario per affrontare tutte le situazioni di mare e di vento. Le nuove leve hanno già dimostrato amore per la nostra barca, ampia disponibilità e capacità.
Pochissimi allenamenti per il riscaldamento degli uomini, ma tanta ansia per quello che è il campionato più lungo dell'anno.



Il pessimo rating

03/04/2015

La chiglia di Italia Finalmente abbiamo ottenuto il rating ufficiale con il quale gareggeremo quest'anno, sulla base delle misure da noi dichiarate, l' UVAI ci condanna a parmanere in raggruppamenti dove la competizione per noi è impossibile.

Il rating stabilisce il compenso da applicare all' imbarcazione in modo da tentare di appianare quelle che sono le differenze fra le varie barche in gara appartenenti a classi veliche differenti perché possano gareggiare insieme.
L'assegnazione di questo parametro può avvenire con una autocertificazione nella quale l'armatore dichiara una serie di misure del proprio yacht e dell'armo. questi dati vengono inseriti in una formula empirica che ricreando con un simulatore le prestazioni dell'imbarcazione, genera questo valore numerico chiamato appunto rating.
Imbarcazioni con rating simili, appartenenti a range prefissati dal commitato di regata, creano raggruppamenti che vengono classificati in una stessa categoria e che quindi fanno classifica insieme.

L'algoritmo che produce il valore del rating presenta ovviamente dei limiti soprattutto nel caso di imbarcazioni più datate che hanno anche soluzioni di armo diverse da quelle preferite negli ultimi venti anni. La chiglia, per esempio, non è un elemento discriminante, e sappiamo tutti quanto sia diversa la nostra da quelle delle degli yacht prodotti negli ultimi 30 anni.
Altri elementi che potrebbero favorirci non hanno il giusto peso, infatti l'abbuono concesso per l'anzianità della barca raggiunge il suo valore massimo già a compimento dei 15 anni!! E noi ne abbiamo 79!!!!
Questi e chissà quanti altri difetti inevitabili di questo calcolo ci portano a gareggiare contro imbarcazioni di 31,7 piedi e più dei fine anni '90.
Con un 670,7 di rating gareggeremo quindi per diletto e per mostra cercando di dare il massimo di noi stessi per non "disonorare" troppo la nostra splendida Italia.

Storico rating assegnati ad Italia:

Anno GPH
2010 769,4
2011 755
2012 728
2013 ND
2014 ND
2015 670.7



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